delegado ZERO
la más hermosa de todas las dudas es cuando los débiles y desalentados levantan su cabeza y dejan de creer en la fuerza de sus opresores

mercoledì, ottobre 25, 2006

Dedicato

teschi_zuccaltare



Si avvicina il 1mo novembre Allowen e
come sempre mi sorgono un paio di considerazioni.
La prima è del tutto personale...trasformare un
culto,un'usanza,che deriva da secoli di cultura
di tradizioni,in "solo" un fatto di moda,un momento
di desfilee per sfogiare il travestimento piu bello,
è un'occasione persa ,primo,nei confronti del nostro
arricchimento culturale (e qui mi vengono in mente
tante tradizioni perse nel tempo) e secondo un
occasione di riflessione verso quelli che non ci sono
piu ma che pero hanno in qualche modo fatto pare della
nostra vita rendendola unica e irripetibile.
La seconda riguarda il mexico,la loro cultura verso
questo passagio della vita..mi stupisce e mi
affascina..riuscire a esorcizzare questo momento non
è sicuramente caratteristica di tanti popoli i
mexicani mi supiscono e mi affascinano con il loro
culto che risale ai tempi preispanici ...per cui
secondo la loro antica cultura azteca,
la morte è il destino inesorabile di tutte le vite umane ,
ed è naturale che spaventi e angusti la sua realtà,
sopratutto quando vediamo da vicino il pericolo di morire
o quando colpise qualcuno a noi vicino..
Questo riassunto dedicato alla celebrazione dei giorno
dei morti ,visto dai mexicani,ha il proposito di
avvicinare i bambini e gli adulti all'idea della morte,
perche si vada accettando come parte inevitabile della vita
umana,conoscere come anche alcune culture antiche
facevano riti sopra la morte per rendere piu forte il
carattere dal punto di vista religioso riguardo
quest'argomento!In più spero che aiuti a capire meglio
la sensibilita mexicana,la loro maniera particolare di
intendere e dare senso alla celebrazione dl giorno dei
morti.Più del fatto di morire,importa piu quello che
segue dopo la morte...Questo altro mondo sopra il quale
fanno rappresentazioni,costumi,e tradizioni che
si convertono in cultura,tutte di uguale importanza
anche perche prima di conoscere il vero senso del
cammino che la morte ci indica,è solo possibile
immaginarla con simboli..dato che nessuno è mai
tornato per raccontarci cosa succede perdavvero!
Iniziamo col culto dei morti in altre culture,nelle
culture antiche come la cinese e la egiziana il culto
dei morti era motivo di unita familiare,gli si rendeva
omaggio costuendo templi e piramidi.
Nella cultura cinese per esempio,negli anniversari si
bruciava incenso,si accendevano candele,e si facevano
offerte di alimenti sopra un'altare..erano i giorni in
cui si ricordavano i grandi doveri verso gli antepassati..
Gli antichi egiziani credevano che
l'individuo aveva due spiriti.Quando muore,uno và nel
aldilà e il secondo rimane a vagare nello spazio per
cui ha necessita di nutrirsi,consideravano che questo
spirito viveva nel corpo che loro avevano tanto
attentamente imbalsamato,in questo modo lo sirito
"vagante" poteva continuare a vivere..e quindi per
nutrirsi riceveva offerte!
Nella cultura Nàhutl (aztechi) si considerava che il
destino dell'uomo era morire..Questo concetto si
ritrova su alcuni scritti di quell'epoca (preispanica)
ad esempio esiste un poema del re Netzahualcóyotl
(1391-1472)Siamo mortali/tutti dobbiamo andarcene/
tutti dovremmo morire sulla terra/come una pittura/
tutti ci sbiadiremo/come un fiore/ci seccheremo/qui
sulla terra/meditatelo signori aquila e tigre/seppure
siete di spirito/seppure siete d'oro/dovrete andare /
nel luogo del riposo/dovremmo svegliarci/nessuno
dovrà rimanere/
Questo sentimento della rappresentazione
del destino si deve intendere nel senso che il popolo
atzeco si concepivano come soldati del sole,i cui
riti contribuivano a rendere forte il sole-Tonathiuh
nella sua guerra divina contro le stelle,sibloli del
male e della notte o della oscurità.Gli aztechi
offrivano sacrifici ai loro dei e loro in cambio
distribuivano sull'umanità la luce o il giorno e la
pioggia per fare crescere la vita!Il culto sei morti
è uno degli elementi basici della religione degli
antichi mexicani.Credevano che la morte e la vita
costituivano una unica unità...Per i popoli preispanici
la morte non è la fine dell'esistenza è un cammino
di ransizione verso qualcosa di meglio!Questo si nota
sopratutto nei simboli nella loro architettura,cosi
come nei loro canti dove si evdenzia il dolore e
l'angustia che provoca il passo della morte!
le celebrazioni attuali conservano molta dell'influenza
preispanica...si notano sopratutto aTlàhuac,Xochimilco
e Mixquic posti vicini a città del mexico.Nello stato
di Michoacàn le cerimonie piu importanti sono quelle
degli indios purèpechas del famoso lago di Pazquaro.
Sugli altari accendono candele di cera profumata,
bruciano incensi su piccoli bracieri di cocccio,
collocano immagini cristiane..mettono ritratti dei loro
cari morti e in piatti di coccio offrono alimenti che
generalmente sono prodotti della zona,piati regionali.
Bibite ubriacanti o bicchieri d'acqua insieme a frutta,
pane,il tutto adornato con zucchero rosso che simula il
sangue..biscotti e dolci dizucca!Nel mexico attuale il
sentimento della morte viene considerato un fenomeno
naturale (questo spiega in parte il loro vivere alla
giornata) che specchia la forma in cui si vive e il
conseguente pentimento per eventuali malefatte.Quando
arriva la morte si illumina la vita..se la morte non ha
senso nemmeno la vita ha avuto un senso..praticamente
dimmi come muori e ti diro come hai vissuto!La credenza
che la morte è la fne inevitabile di un processo
naturale lo si vede nella vita di tutti i giorni,i
fiori nascono e muoiono,gli animali nascono e dopo
muoiono..noi come tutti gli esseri viventi,nasciamo,
cresciamo,ci riproduciamo,ci facciamo vecchi,e moriamo!
Spesso perdiamo a qualche amico o qualche familiare..è
un dato di fatto che la morte esiste pero nessuno ci
pensa..la semplice parola è un tabù.I mexicani
contemporanei non hanno paura di parlarne,la loro
antica cultura religiosa gli da la forza per
riconoscerne l'esistenza..e forse anche perche sono
un pò indifferenti alla vita...ecco perche il 1 Nov
la morte diventa giocosa e ironica..la chiamano
"ossuta","dentona" e il fatto di morire viene
apostrofato con epitaffi vari come "stirare i piedi"
,"pelarsi" ecc..tutte queste espressioni gli permettono
di giocare in un tono burlesco con rime.Nel loro
esorcizzare con i giochi questa parentesi della vita,
sono semprepresenti teschi di zucchero o ritagli di
carta,scheletri coloriti,storielle di scheletri in modo
beffardo e irriverente!


ciao

5 commenti:

Anonimo ha detto...

ma ciao cinquetto!!!woww che bella canzone....passavo per un salutino...ciauuuuuuuu

cinquetto ha detto...

ciauz miriam...è sempre un piacere..

Anonimo ha detto...

Porca vacca, me fai ricordare ke devo decorare la casa domani, gia ke li bambini no hanno scuola, devo uscire tutto de las cajas :-D...jajaja..Come sempre hai scritto un bel post..io sono sempre emozionata in questa temporada...Me ricordo kuando andava, dopo del festival de la scuola , a continuare a celebrare in Xochimilco o Mixquic, 2 sitos ke spero conosci..e ki in Mexico no se piange ma con molto ripsetto se recuerdan nuestros seres amados ke stanno in la altra vita con allegria come lo dicci tu ...
besos :*

cinquetto ha detto...

Naaaaaaa....io solo dico che ci sono e ci sono sempre state forme diverse di ricordare pero che adesso tutto sia diventato commerciale ,una gara a chi addobba meglio la casa o compra il miglior travestimento,mi sa di riduttivo,confronto all'enormità del culto ...poi comunque l'importante è ricordare anche se la forma a volte è discutibile e criticabile ...

ciauzzz

Anonimo ha detto...

un saluto a ciccio 5tto .... a tutti e un in particolare alla messicana più bella ....
p.s sono daccordo coi messicani la festa dei defunti dovrebbe essere un giorno di gioia ..... ma da noi è diverso . un abbraccio